Spesso si sottovaluta l’importanza che il gioco ricopre nella crescita psicofisica del cucciolo, eppure è un momento fondamentale che andrebbe inserito quotidianamente nella sua routine.

Le tipologie sono molteplici, così come i vantaggi che ne derivano:

  • è un importante momento di condivisione fra cane e proprietario, attraverso il quale possiamo renderci “interessanti” ai suoi occhi;
  • ci permette di legarci a lui in maniera divertente e positiva, conoscendosi reciprocamente e acquisendo fiducia e confidenza,
  • soddisfa le sue esigenze e predisposizioni comportamentali, come simulare la sequenza predatoria o ritualizzare una lotta fisica;
  • viene stimolato a livello motorio e mentale, affinando la coordinazione, permettendogli così di sfogare le sue esigenze energetiche giornaliere e svilupparsi fisicamente;
  • il gioco può diventare un ottimo mezzo di apprendimento dei ruoli sociali, oltre che un rinforzo del comportamento, da utilizzare per premiare o inibire determinati atteggiamenti, insegnare a dosare le energie e il morso e riacquisire la calma, dopo un momento adrenalinico.

Proprio per questo forte ascendente che ricopre nella sfera comportamentale, è molto importante prestare attenzione ai tipi di gioco che proponete al cucciolo, perché potrebbero influenzare i suoi atteggiamenti futuri.

Da proporre con le dovute cautele, i giochi troppo concitati (inseguire o farsi rincorrere), competitivi (tira e molla) o di lotta fisica, che se regolati in maniera scorretta, possono alimentare l’aggressività o rinforzare reazioni indesiderate. Quando il cucciolo è ancora molto piccolo, sono quindi preferibili attività calme e regolate da voi.

Evitate di stuzzicare il piccolo mettendogli le mani in bocca, prendendolo a spintoni o offrendogli il braccio per giocare: la regola d’oro è “mai giocare con parti del nostro corpo”, quindi non lasciatevi mordere a mani e caviglie. In questo caso potete provare a simulare un guaito, per indurlo a mollare la presa, oppure semplicemente interrompere l’interazione incrociando le braccia o allontanandovi, al fine di creare un limite oltre il quale il gioco si interrompe.

Ѐ buona abitudine ritagliare durante la giornata brevi sessioni ludiche, per stimolare il cucciolo fra un pisolino e l’altro; per prevenire eventuali danni a mobili e suppellettili della casa, meglio lasciare sempre a disposizione qualche giocattolo con cui divertirsi, ma tenetene sempre qualcuno da parte da alternare e proporgli come novità e diversivo.

Ricordate sempre che il gioco è una risorsa che va amministrata solo ed esclusivamente da voi: è il proprietario che decide quando si inizia e quando si conclude la sessione ludica. Qualsiasi richiesta o iniziativa che parta dal cucciolo andrebbe, quindi, delicatamente scoraggiata, per evitare atteggiamenti sgradevoli in età adulta.

Mi riferisco alle situazioni in cui il cane porta la pallina insistentemente o abbaia prepotentemente per invitarvi a giocare; cercate di non assecondare questo genere di richieste, poiché rischiate di porvi a un livello gerarchico a lui inferiore, obbedendo a dei “comandi” che il cane vi sta dando.

In queste situazioni il comportamento da assumere è ignorare per qualche secondo il cane, in attesa che si arrenda e si allontani; a quel punto sarete liberi di richiamarlo immediatamente per chiedergli di giocare.

Avrete così assecondato una sua esigenza, ma facendola passare come una vostra iniziativa; risultato: tutti felici, perché voi avrete mantenuto il controllo su una risorsa e lui sarà felice di giocare come desiderava!

Ogni razza ha il suo gioco prediletto, in base anche alla sua predisposizione genetica: i cani da pastore e da caccia preferiscono i giochi di inseguimento e riporto, i molossoidi quelli di possesso e contesa (tira e molla), i terrier e bassotti amano il genere “scuoti e uccidi” con oggetti sonori, e così via.

I giochi che possiamo proporre al cucciolo sono:

Riporto della palla

La tecnica più semplice consiste nel procurarsi due palline identiche, lanciare la prima (comando “prendi”), lasciare che il cucciolo la raggiunga e la prenda in bocca e richiamarlo (comando “porta”), facendoci vedere estremamente divertiti da quella che abbiamo noi. In questo modo stimoliamo la curiosità e il desiderio del cucciolo, che mollerà la sua per volere la nostra, che a quel punto lanceremo, innescando così un principio di scambio. Il cane impara così a riportare volentieri la palla, poiché capisce che non gliela vogliamo rubare, motivo per il quale, consiglio sempre di non cercare di estrarre la pallina dalla bocca per non innescare possessività, reazioni di fuga e diffidenza. In alternativa, nel momento in cui si avvicina con la pallina, possiamo offrire un premietto, per indurre il cane ad aprire la bocca (comando “lascia”) e mollata la palla, riprendere il gioco di riporto. Con la pratica assistiamo al cane che al comando “lascia”, sputa la pallina in modo affidabile e a quel punto possiamo iniziare a utilizzare un unico gioco, anziché due.

Tira e molla

Come espresso precedentemente, il tira e molla è una tipologia di gioco che se affrontata in maniera scorretta rischia di alimentare un eccesso di competizione e possessività. Dobbiamo, quindi, proporlo facendo leva sul divertimento che si crea dallo stretto contatto fisico con il proprietario, senza alimentare la contesa per il gioco stesso; in questo modo può diventare un ottimo mezzo per insegnare al cucciolo l’autocontrollo, durante un momento adrenalinico.

Regole generali:

  • mai farsi rubare il gioco, prima di avergli dato il permesso per prenderlo;
  • deve imparare a lasciare il gioco a comando;
  • deve riportarlo se vuole proseguire a giocare;
  • non deve mordere le mani;
  • non dobbiamo esagerate con la fisicità, specialmente se il cucciolo è ancora piccolo o ha i denti da latte.

Per non innescare competizione, concedere al cucciolo due – tre tirate e quando vediamo che si sta eccitando mollare il gioco e andarsene, invitando a seguirci e a riportarci il gioco; in questo modo insegniamo che per continuare a divertirsi, deve condividere la “preda”, anziché cercare di contenderla.

Per insegnare a mollare è, invece, molto importante stabilire una sequenza corretta: dare al cucciolo il permesso per prendere il gioco, farlo tirare, interrompere l’interazione, immobilizzandosi, mantenendo la presa sul giocattolo, dando il comando “lascia”, attendere che il cucciolo molli la presa e immediatamente premiarlo riproponendo il gioco stesso come premio. In questo modo insegniamo che “prima lasci il gioco, prima riprende il divertimento”. In alternativa, possiamo utilizzare il principio di scambio con il premietto, già utilizzato nel riporto della palla.

Attivazione mentale

Si tratta di giochi rompicapo, che il cane deve affrontare e risolvere, per cercare di estrarre il premio nascosto all’interno. Si possono acquistare o creare in casa con oggetti quotidiani (vasetti dello yogurt vuoti, scatola di scarpe, bottiglia di plastica forata, ecc.).

È un’attività che proposta fin dalla tenera età, offre numerosi vantaggi:

  • sviluppa le doti psicofisiche, sfruttando la capacità di ragionamento e diverse abilità motorie;
  • insegna a mantenere calma e concentrazione, per arrivare alla soluzione;
  • aumenta l’equilibrio mentale, la sua curiosità, sicurezza e autostima;
  • permette di stancare il cane, senza necessariamente sforzarlo fisicamente (utile nei giorni di pioggia, quando è più difficile portarlo fuori a correre);
  • rinforza il rapporto con il proprietario, che viene visto come fonte di iniziative interessanti e divertenti e quindi un leader verso cui nutrire stima e fiducia.

Regole per una corretta attivazione mentale:

  • iniziare sempre da un livello di difficoltà basso;
  • il proprietario deve essere sempre presente durante lo svolgimento del gioco, ma non deve mai aiutare il cane, per evitare che deleghi a lui la risoluzione del problema;
  • la sessione deve svolgersi in un luogo tranquillo, affinché il cane si possa concentrare senza troppe distrazioni;
  • lasciare al cane il tempo sufficiente per arrivare alla soluzione del rompicapo (massimo venti minuti) e se risulta troppo difficile e il cane perde interesse, aumentare la posta in gioco, aggiungendo un premio più prelibato;
  • è importante finire la sessione sempre in modo positivo.

Ricerca olfattiva

Concludo con un breve cenno sulle attività di fiuto, molto divertenti e utili, poiché sfruttano il senso maggiormente sviluppato nel cane: l’olfatto.

Anche il work nose risulta vantaggioso per affinare la concentrazione e la calma, oltre che stancare notevolmente il cane, poiché lo impegna mentalmente, anche senza grandi sforzi motori e si può tranquillamente inscenare in casa, tra una stanza e l’altra.

Per prima cosa, insegniamo al cucciolo il comando “cerca”, facendo cadere nella stanza dei premietti, pronunciando l’ordine ad ogni lancio; quando il piccolo metterà automaticamente il naso a terra, dietro la nostra indicazione, saremo sicuri di aver fissato correttamente il significato del comando.

Possiamo proporre due tipi di gioco olfattivo: la pista e la ricerca.

La prima si imposta su un tracciato preciso, in cui il cane segue una scia olfattiva, inizialmente in linea retta e successivamente con degli angoli. Per iniziare con un cucciolo alle prime armi, possiamo creare una pista rudimentale, facendoci vedere mentre appoggiamo i bocconcini in fila, terminando con un jackpot finale; finito il lavoro, torniamo dal piccolo, facendo un giro largo per non inquinare il tracciato e invitiamolo a cercare i bocconi. Il lavoro si può complicare, dilatando lo spazio tra un bocconcino e l’altro e introducendo i cambi di direzione.

La ricerca dell’oggetto, prevede, invece, che il cane esplori l’ambiente circostante in ordine sparso, per ritrovare il target nascosto. Si inizia con una sessione “a vista”, nella quale viene visto perfettamente il posizionamento del gioco e inviato quindi al suo recupero dietro il comando “cerca”; si passa poi alla variante “alla cieca”, facendo vedere il percorso, ma non la posizione finale del gioco (dietro un albero, sotto un cespuglio), arrivando a complicare progressivamente l’esercizio, inviandolo in ricerca, senza che abbia visto del tutto il nascondiglio.

Indipendentemente dal tipo di gioco che andrete a proporre al vostro cucciolo, ricordatevi sempre che la priorità è di vivere dei momenti divertenti insieme, non preoccupatevi se la realizzazione non è perfetta, avete tutto il tempo per arrivarci, l’importante è farlo sempre con uno spirito leggero e sereno!

Gianna Pietrobon – Educatore cinofilo

Pubblicato il 28/05/13 su Cani.com